L’osteopatia può essere particolarmente utile in gravidanza, quando la crescita progressiva del bambino porta a cambiare gli schemi posturali preesistenti.
Per questo, nel corso dei nove mesi è facile che la futura mamma vada incontro a disturbi quali dolori alla schiena ,sciatalgia, cervicalgia, mal di testa, ritenzione di liquidi, difficoltà digestiva.
Grazie a tecniche manipolative dolci e non invasive, l’osteopata normalizza le tensioni presenti e aiuta la colonna ad adattarsi meglio alle modificazioni posturali; inoltre favorisce l’elasticità tissutale e la mobilità articolare, facilitando sia il travaglio che la fase espulsiva.

Comuni cause di dolori alla schiena possono essere traumi dovuti a cadute o incidenti, postura scorretta, riduzione della mobilità, protrusioni o ernie del disco, sollecitazione dei nervi.
Anche il malfunzionamento degli organi interni può essere responsabile del mal di schiena oppure della sua accentuazione; la relazione esistente tra gli organi addominali e il rachide può essere sia di natura meccanica (in caso di eccessiva contrazione degli organi dell’apparato digerente) sia di natura neurologica.
Compito dell’osteopata è andare appunto alla ricerca delle cause che hanno scatenato il sintomo. Il trattamento osteopatico consente la riduzione del dolore e dello stress che le patologie comportano, sciogliendo le tensioni e ripristinando l’armonia funzionale del corpo.

L’osteopata supporta gli interventi in ambito ortodontico, riducendo lo stato tensionale del corpo e delle aree più sottoposte a stress, così da migliorare l’efficacia del trattamento odontoiatrico o ortodontico e ridurne la recidiva.
Osteopata e Odontoiatra collaborano ad esempio nella progettazione di Bite per bruxismo o correttivi dell’occlusione; nell’installazione di apparecchi fissi e mobili e nella riabilitazione della funzione deglutitoria, masticatoria e respiratoria dopo intervento odontoiatrico nei bambini, momento in cui interviene anche la figura del Logopedista.
L’obiettivo di questa collaborazione è quello di definire un percorso per il paziente che non sia invasivo e che venga ben tollerato dal corpo, in modo da evitare sintomi dolorosi.
Il ricorso all’osteopatia è inoltre raccomandato per problemi alla mandibola, malocclusioni, problemi di deglutizione o legati alla masticazione (dove i muscoli coinvolti possono generare tensioni facciali, alla mandibola, al collo e alla schiena).

Sempre più pediatri e ostetriche consigliano un controllo osteopatico del neonato fin dopo la nascita. L’osteopatia rappresenta un approccio manuale sicuro e dolce per la salvaguardia della salute del bimbo ed è in grado di ridurre i tempi di ospedalizzazione del neonato prematuro (Cerritelli et al, 2015).
La valutazione osteopatica è consigliata anche nei casi in cui il bimbo stia bene e siano assenti sintomi evidenti, come forma di screening preventivo nei confronti di eventuali anomalie funzionali future. Le principali problematiche trattate sono:
reflusso gastro esofageo, stipsi, coliche addominali, difficoltà respiratorie, plagiocefialia, problematiche di suzione, alterazioni posturali e del sonno, agitazione, rigurgito, otiti ricorrenti

L’osteopatia pediatrica segue il bambino dalla nascita all’adolescenza, supportando il processo di crescita.

L’osteopatia in ambito sportivo mira a prevenire l’infortunio e a migliorare la performance dell’atleta.
È inoltre indicata come terapia coadiuvante nel recupero dell’infortunio, in caso di trauma o di problematiche frequenti legate allo sport (ad esempio pubalgia, tendinite, dolori articolari e muscolari, epicondilite…).
L’obiettivo è quello di seguire lo sportivo nel mantenimento di una postura in equilibrio e adatta al gesto atletico, liberando il corpo da tensioni potenzialmente dannose.